4321 di Paul Auster: un personaggio, 4 storie.

Ciao e bentornato nel mio blog!

Oggi ti parlo di uno dei libri più belli del 2022, entrato a mani basse tra i miei libri preferiti di sempre: sto parlando di 4321 di Paul Auster!

Paul Auster è uno dei miei scrittori preferiti e sapevo che, leggere il suo lavoro più maturo, il suo “capolavoro”, non mi avrebbe lasciata indifferente. Anzi ho rimandato e rimandato la lettura di 4321 proprio per evitare l’inevitabile vuoto che le sue 950 pagine avrebbero lasciato. Un vuoto enorme, proprio come la sua mole.

Questo romanzo è davvero incredibile, qualcosa di monumentale e assurdo allo stesso tempo. A fine lettura ho ascoltato numerose interviste fatte all’autore per sapere come avesse potuto creare un libro così e sentirne parlare è stato davvero affascinante. Si percepiva dalle sue parole la febbrile intensità con cui lo ha concepito in soli 3 anni e mezzo, durante i quali si è letteralmente chiuso in casa e non ha fatto altro che scrivere, ma si percepiva anche tutta la sua soddisfazione nel vedere realizzata la sua opera e l’emozione di raccontarla al pubblico. 

4321 è il romanzo del “Cosa sarebbe successo se…?”, la fatidica domanda che ci siamo posti tutti almeno una volta, pensando a come sarebbe cambiata la nostra vita se in un determinato momento avessimo preso una scelta diversa. Le nostre scelte condizionano chi siamo ed è proprio di identità che parla questo romanzo. 

Paul Auster crea quattro possibili vite per Archie Ferguson, raccontandoci circa i primi venti anni della sua vita, quelli in cui, secondo l’autore, avvengono i cambiamenti decisivi per una persona: l’infanzia, dove vengono messe le radici della nostra personalità, la pubertà e l’adolescenza, dove si instaurano le prime relazioni d’amore e di amicizia, e la gioventù, dove consolidiamo le nostre scelte e affermiamo chi siamo. 

Il romanzo è suddiviso in sette parti, ognuna delle quali è divisa a sua volta in quattro sezioni, dedicata ognuna ad un Ferguson diverso. Il capitolo iniziale 1.0 è in comune a tutti e qui viene raccontata la storia della sua famiglia, del nonno emigrato negli Stati Uniti dalla Russia, di come i suoi genitori si sono incontrati e innamorati fino alla nascita di Archie, il 3 marzo 1947. Da qui, alla sliding doors, si diramano le sue possibili quattro vite. 

Non trovi che sia geniale??? 

Geneticamente uguali, i quattro Archie hanno molto in comune: la passione per gli sport (football, basketball e baseball), per la lettura, la musica, il cinema ma soprattutto per la scrittura, presente nelle sue diverse forme (giornalismo, poesia, narrativa) in ogni realtà. Un’unica altra costante è Amy. Lei è il suo alter ago femminile e ricopre un ruolo centrale nel cuore dei quattro Ferguson. Per il resto i quattro ragazzi vivono e crescono in cittadine diverse, hanno rapporti differenti con i genitori e con la miriade di personaggi che gli gravitano intorno e studiano in diverse città. Quello che per un Archie è qualcosa di insignificante può essere traumatico per un altro, così come uno degli altri personaggi può essere il suo più grande amico in una vita o una semplice comparsa in un’altra. Certe volte le differenze sono piccole e banali, come i modelli o il colore delle auto dei genitori, il lavoro o la vita sentimentale degli zii e credo proprio che Auster si sia divertito a disseminare questi piccoli dettagli anche per il gusto di confondere un po’ il lettore. Non nego che sia un po’ strano districarsi tra tutti i particolari, i nomi e i luoghi citati, soprattutto nelle primissime sezioni: “Ma il paese non aveva un altro nome?”,”Ma questa coppia di zii non viveva da un’altra parte??” Sono le classiche domande che ti ritrovi a porti prima che la nebbia su come stanno davvero le cose si diradi! 🙂 Scegliere un Ferguson preferito per me è stato impossibile; sicuramente ho condiviso alcune scelte e ho pensato che stesse sbagliando in altre occasioni, ma di fondo c’è che tutti gli Archie sono, ognuno con le proprie sfumature, così sensibili, dolci, a volte estremamente ingenui e terribilmente appassionati che è impossibile non amarli tutti! 

Classificato come un Grande Romanzo Americano, 4321 regala una bella fotografia sugli avvenimenti storici accaduti negli Stati Uniti negli anni ‘60: dall’omicidio di John Kennedy, alla guerra in Vietnam, ai movimenti antirazzisti fino alle proteste studentesche del ‘68. C’è tanta Storia tra le pagine di 4321 e capisco possa risultare noioso, anche perché spesso gli stessi eventi vengono ripetuti più volte, ma io lo trovo sempre molto interessante e non ho percepito nessuna pesantezza nell’andare avanti con la lettura. Da questo punto di vista mi ha ricordato tanto Pastorale Americana di Philip Roth e in più occasioni mi sono tornati alla mente brani tratti da questo altro grande romanzo americano. 

Sono sicura che già così ti sembrerà un romanzo fuori dal comune ma non è tutto: rimarrai stupefatto nel prendere atto di quanti libri, film, scrittori, artisti, poeti e attori sono citati tra le pagine di 4321! Ma anche strade, ristoranti, quartieri, cinema, teatri perlopiù a New York ma anche a Parigi e Londra.

“L’unica e sola New York, tutto il resto è sbadigliopoli”

E poi lo stile di Auster…beh cosa posso dire?

La sua scrittura è unica, io la adoro, scorrevole nonostante subordinate chilometriche, ricca di aggettivi e giochi di parole, drammatica e intensa quando necessario, ironica nella maggior parte dei casi. Un libro così non poteva che essere nato dalla sua penna formidabile!!! 

Che altro dirti, allora? 

Prosegui nel 2023 con il piede giusto: entra nel cervellotico mondo di Archie e leggi 4321! Riceverai in cambio tante emozioni e quattro amici (al prezzo di uno) che ti rimarranno accanto per un bel po’ di tempo. Oltre chiaramente ad un centinaio di nuovi titoli da aggiungere alla tua wishlist! Cosa stai aspettando? 😉 

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