
Ciao a tutti e bentornati nel mio blog!
Oggi abbiamo il nostro nuovo appuntamento con le chiacchiere di fine mese per raccontarci come è trascorso febbraio. Non so voi ma per me è stato interminabile! E meno male che è il mese più corto dell’anno; chissà come vivrò marzo!
La prima settimana di febbraio ero in ferie e mi sembra trascorsa un’eternità, tanto che sento già il bisogno di una pausa. Oltre al lavoro, che in questo momento mi sta risucchiando molta linfa vitale, credo che, dopo un anno dall’inizio della pandemia, inizi ad accusare il colpo: non mi manca la vita sociale, non ne ho mai avuta molta, ma sento il bisogno di essere libera, di camminare nel lungolago affollato respirando e non stando in apnea. Mi manca andare in vacanza e dalla mia famiglia quando ne ho voglia, decidendo da un giorno all’altro, mangiare una pizza in totale spensieratezza e non continuando a pensare se i cuochi tengono la mascherina in cucina o se il cameriere si sia disinfettato le mani…Insomma inizio ad averne piene le scarpe, ma non è il momento di farsi abbattere, perché la luce in fondo al tunnel sembra ancora molto lontana. Con l’arrivo delle nuove varianti poi mi sembra di tornare alla partenza, in un gioco dell’oca pieno di ostacoli e di nuove zone rosse e lockdown. Qui hanno deciso per degli allentamenti e riapriranno negozi, musei, biblioteche e zoo ma i paesi confinanti sono alle prese con l’inizio della terza ondata e credo proprio che i contagi saliranno di nuovo…speriamo solo di scamparla! Io ce la metto tutta e, a parte andare al lavoro e al supermercato, me ne sto rintanata in casa…a leggere! 😉
Infatti dal punto di vista della lettura febbraio è stato un mese davvero sorprendente! Complice la settimana di ferie trascorsa a casa, con una routine che prevedeva solo quattro movimenti, letto-tavolo-divano-tavolo-letto, sono riuscita a leggere ben cinque libri! Sì, avete letto bene cinque; mai letto così tanto in un mese! Ve li elenco brevemente tanto ne parlerò meglio nell’articolo dedicato alle letture del mese e nelle singole recensioni. Ho iniziato il mese con un libro dalla copertina favolosa: erano mesi che il rosso acceso de La straniera di Claudia Durastanti mi chiamava dalla libreria. L’11 febbraio ho “celebrato” il mio quinto anniversario in Svizzera e per l’occasione ho pensato bene di leggere La promessa di Friedrich Duerrenmatt, un autore svizzero molto apprezzato di cui è stato celebrato da poco il trentesimo anniversario dalla morte. Finalmente mi sono poi decisa a leggere Persone normali di Sally Rooney, assolutamente il preferito del mese insieme a Io sono l’abisso di Donato Carrisi. Due preferiti per due generi opposti: da un lato un romanzo sull’amore e le insicurezze giovanili nella società liquida odierna e dall’altro un thriller pazzesco ispirato a fatti realmente accaduti e che pone al centro della storia tematiche importanti e molto attuali. La strada di Cormac McCarthy è l’ultimo libro iniziato questo mese e…che ansia!
Ma possiamo a cosa ho guardato in tv!
Ho trovato la serie perfetta per i miei gusti che mi ha riportato indietro ai tempi di Pretty Little Liars. Sto parlando di How to get away with murder – Le regole del delitto perfetto! Lo so che è una serie vecchia che conoscerete tutti ma io arrivo sempre in ritardo in queste cose e…lasciatemi gioire delle mie scoperte! 😉
” Sono la professoressa Annalise Keating e questo è diritto penale 1 o come preferisco chiamarlo io…come evitare una condanna per omicidio!”
SBAM! Con queste semplici parole aveva già attirato tutta la mia attenzione! Omicidi, cause in tribunale, complotti, intrighi, insabbiamento di prove, disfacimento di cadaveri…insomma tutto quello che mi fa stare incollata alla tv a guardare un episodio dietro l’altro! Per adesso ho concluso la seconda stagiona e continuerò imperterrita nei prossimi mesi fino alla sesta. Ho anche guardato quasi tutti gli episodi di Black Mirror, una serie particolare formata da episodi separati che raccontano storie diverse incentrate sulla critica all’essere umano e alla sua meschinità, alla frivolezza della società moderna e a come la tecnologia e i social media manipolino le nostre menti e le nostre vite. Angoscia alla stato puro!
Per quanto riguarda i film invece ho visto The Green Book, uscito nel 2018 e vincitore di tre primi Oscar tra cui quello di miglior film dell’anno. Tratto da una storia vera, è un film emozionante e divertente, che ci sbatte in faccia la dura verità della segregazione razziale in America. Il pianista afroamericano di fama mondiale Don Shirley assume come autista, per intraprendere una tournée nel profondo Sud americano, Tony Lip, un duro buttafuori italoamericano del Bronx. Il Green Book è la guida in cui sono elencati gli alberghi e i ristoranti che gli afroamericani possono frequentare. Una storia di amicizia e di rivincita. Ho visto anche Tenet l’ultimo sudato film di Christopher Nolan, il primo a essere distribuito nei cinema dopo le chiusure forzate del primo lockdown. Record di incassi ma critica traballante. È un film geniale ma complicato, difficile da seguire e anche da raccontare. Sinceramente era ancora traumatizzata da Interstellar e non mi meritavo un altro film con la teoria spazio-temporale. Per finire ho visto The Gentleman, un divertente gangster-movie ambientato a Londra e con un cast da paura! Guardatelo perché è davvero carino e di intrattenimento, con Hugh Grant e Colin Farrell favolosi.
Il mese scorso ci eravamo lasciati con la crisi di governo italiano e le dimissioni di Conte. Matterella è intervenuto incaricando Mario Draghi di creare il nuovo governo. È seguita la scelta dei ministri tecnici e politici (alcuni dei quali tirati fuori dalla formaldeide…) e circa a metà febbraio è iniziato il nuovo esecutivo, con l’obiettivo di gestire al meglio la pandemia, l’economia a rotoli e i fondi europei in arrivo. Altra notizia importante ma che ci aspettavamo riguarda ultimo report ISTAT sul lavoro, secondo il quale su 101mila disoccupati (a dicembre 2020) ben 99mila sono donne! La pandemia ha influito in modo profondo sull’occupazione femminile perché i settori più colpiti sono proprio quelli occupati dalle donne: commercio, servizi sociali, istruzione, manifattura, hotel, ristoranti e il lavoro domestico. Si è diffuso il termine Shecession, ad indicare la recessione che ha colpito le donne, vittime principali dei cambiamenti avvenuti duranti questi mesi drammatici. Questo, come si sapeva da tempo, non è altro che il risultato della segregazione occupazionale, cioè la distribuzione della forza lavoro femminile soltanto in alcuni settori ormai stereotipati come “al femminile”. Ma non c’è solo la problematica economica, ma anche quella sociale, perché in questi mesi la violenza sulle donne ha raggiunto numeri spaventosi. Durante il lockdown, il numero di femminicidi e le richieste di aiuto si sono amplificate in tutto il modo. C’è da ricordare anche il colpo di stato in Myanmar, la tempesta di gelo e neve che ha colpito il Texas e le recenti proteste in Spagna dopo l’arresto di un famoso rapper accusato di screditare la corona. Il vandalismo e i saccheggi ai negozi sono purtroppo il solito contorno violento a proteste giuste e importanti…

Concludiamo le nostre chiacchiere con un po’ di dolcezza…Febbraio è il mese dell’amore per antonomasia e in occasione di San Valentino ho preparato un dolce che volevo fare da anni ma che avevo sempre rimandato: la Red Velvet! Mamma mia che bomba…1000 Kcal per fette tutte meritate!;) E per un’ulteriore coccola mi sono anche regalata gli splendidi gioiellini di Bylia, scoperti grazie a una collega spagnola e ritrovati anche su Instagram. Ho preso due anelli, due paia di orecchini e anche un braccialetto! Altro che aspettare gli uomini, i gioielli regaliamoceli da sole!;)
E con questo per febbraio è proprio tutto!
Buon inizio marzo! Alla prossima! 🙂