Cosa ho letto a febbraio?

Ciao a tutti e bentornati nel mio blog!

Come ben evidente dal titolo parleremo di libri, soprattutto di quelli che ho letto a febbraio. Complice una settimana di ferie trascorsa a bighellonare in casa, il mese di febbraio è stato decisamente molto soddisfacente dal punto di vista delle letture: si perché ho letto ben…(rullo di tamburo) cinque libri! (Olééé) Mai letto così tanto in un mese in vita mia! Sono davvero molto orgogliosa e in più sono state tutte belle letture, quindi la soddisfazione è doppia! 😉 Ma basta con le chiacchiere e veniamo al sodo…Cosa ho letto a febbraio?

  • La straniera di Claudia Durastanti è il racconto autobiografico dell’autrice e in un mix tra saggio e memoir ci parla della sua vita e della sua famiglia. E lo fa in modo molto particolare, non cronologicamente ma seguendo le coordinate geografiche delle sue migrazioni e dividendo gli eventi in grandi tematiche (amore, salute, lavoro, famiglia…). L’infanzia negli Stati Uniti, l’adolescenza in un paesino sperduto della Basilicata, la gioventù a Roma per studiare e muovere i primi passi nella sua carriera e infine il presente a Londra. Un continuo migrare da un paese all’altro, da una città all’altra senza mai sentirsi completamente a casa. Quella di Claudia Durastanti è una storia complessa e dolorosa: al lettore non resta altro da fare che entrare nel suo mondo fatto di libri, musica, viaggi, insicurezze e amore. Amore per il fratello, per i suoi genitori, per il suo compagno e per la letteratura. Figlia di genitori sordi e dai caratteri complicati, l’autrice si trova spesso in difficoltà a interagire con loro e nel testo si sofferma più volte a sottolineare il potere del linguaggio. L’incomunicabilità e la disabilità fanno parte della sua vita da sempre e, seppur con molte difficoltà, è riuscita a comprendere i suoi genitori, ad apprezzarne la forza e la capacità di rendere questa loro caratteristica qualcosa di speciale. Claudia Durastanti ci mostra la sua vita racchiusa in meno di trecento pagine ed è impossibile non lasciarsi catturare. Da straniera come lei mi sono ritrovata molto nelle sue parole, ha toccato delle corde che mi hanno fatto emozionare e, nonostante la bellissima frase finale di speranza e amore, mi ha lasciato una strana tristezza, che provo anche adesso che ne scrivo a distanza di un mese. Sicuramente una lettura più che consigliata.

Quando tutto cade, indomito l’amore resta.

La straniera – Claudia Durastanti
  • La promessa di Friedrich Duerrenmatt è un breve giallo ambientato a Zurigo che racconta dell’indagine che segnò per sempre il futuro del commissario Matthaei, il migliore della polizia cantonale. Una bambina viene ritrovata morta nel bosco e, mentre per tutto il corpo di polizia il caso sembra essere risolto in ventiquattr’ore, non vale lo stesso per Mattaei che continua le indagini in privato inscenando una macchinosa trappola per incastrare l’assassino, ancora a piede libero. Una lettura breve ma dal ritmo serrato. Ve ne ho parlato anche qui (5 anni in Svizzera: primo livello sbloccato! E ora?)
  • Persone Normali di Sally Rooney è il libro preferito del mese! Di questo romanzo molto chiacchierato avevo sentito tanti pareri contrastanti, per qualcuno il libro della vita, per altri una completa banalità. Beh a me è piaciuto tantissimo! Mi sono rivista nei personaggi, nelle loro insicurezze, nella paura di dire qualcosa che possa ferire l’altro e nei loro gesti timidi e impacciati. Marianne e Connell si conoscono al liceo e tra di loro nasce subito un legame molto forte che continuerà anche al college. La loro relazione è segnata da tanti alti e bassi a causa della loro diversità caratteriale e del loro diverso stato sociale. Ad allontanarli ogni volta è il senso di inadeguatezza che provano nei confronti dell’altro, la loro fragilità e la timidezza nell’esprimere chiaramente i propri sentimenti. Ma il loro rapporto è così profondo che dopo mille giri sono comunque destinati a riavvicinarsi. Quella tra Marianne e Connell è una bellissima storia d’amore e l’autrice è bravissima a descriverne la dolcezza e il bisogno che uno ha dell’altra. Persone normali non è solo la storia di questi due ragazzi ma racconta della nostra generazione, della fragilità delle relazioni tipiche della società moderna e dell’importanza di avere legami di questo tipo, veri e profondi, in cui potersi ogni volta ritrovare.
  • Io sono l’abisso di Donato Carrisi è il secondo preferito del mese! Anche per questo romanzo ho letto molti pareri negativi, lettori delusi dall’ultimo romanzo del grande scrittore di thriller italiano. Mi dispiace ma per me Carrisi è una certezza, un centro assicurato! Un uomo che pulisce, una cacciatrice di mosche, una ragazzina dal ciuffo viola e un’inquietante presenza dietro una porta verde incrociano le loro vite accomunate, per motivi diversi, dall’attrazione per le acque melmose del Lago di Como. Il ritrovamento di un braccio fa scattare il domino che li travolgerà rovinosamente. Come al solito nei libri di Donato Carrisi, l’introspezione psicologica dei personaggi è al centro del romanzo e in questo caso secondo me lo è ancora di più. Le emozioni e le menti dei protagonisti sono sviscerate per poter affrontare delle tematiche molto importanti, come l’abuso di minore, il femminicidio e il cyber bullismo. Un thriller carico di tensioni e di contenuti. Inutile dire che, ogni volta girata l’ultima pagina, resto sempre basita per come l’autore riesca a ricollegare sempre tutte le storie così alla perfezione. Resto lì come un’ebete sul divano con un’unica domanda in testa: “Ma come fa??? Cos’ha nella testa quest’uomo???” 😉
  • Ultimo libro letto il mese scorso è La strada di Cormac McCarthy. Padre e figlio camminano alla continua ricerca di cibo e di un riparo che gli permetta di sopravvivere. Non hanno una meta, vanno alla scoperta di quello che resta della Terra, un mondo bruciato e deserto bagnato da un’incessante pioggia nera. Non è facile rimanere in vita restando anche umani. Il bambino ha il compito di far emergere l’umanità, la compassione, la bontà, in un mondo in cui ogni azione anche la più terribile sembra lecita per la sopravvivenza. Vivere ma senza trasformarsi in bestie. Un romanzo d’impatto, bellissimo ma molto impegnativo a livello emotivo. Ti lascia svuotato e con il cuore a pezzi.

Un tempo parlavamo della morte, disse. Adesso non ne parliamo più. Come mai?

Non lo so.

Perché adesso è qui. Non c’è più niente di cui parlare.

La strada – Cormac McCarthy

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