L’amore ai tempi del colera — Gabriel García Márquez

Florentino Ariza, invece, non aveva mai smesso di pensare a lei per un solo istante una volta che Fermina Daza l’aveva respinto senza appello dopo certi amori lunghi e contrastati, ed erano trascorsi da allora cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni. Non aveva dovuto tenere il conto dell’oblio facendo un segno quotidiano sui muri di una cella, perché non era passato un giorno senza che accadesse qualcosa che gliela facesse ricordare.

Pubblicato nel 1985, L’amore ai tempi del colera è un capolavoro indiscusso del Novecento e uno dei più bei romanzi scritti dallo scrittore Gabriel García Márquez, Premio Nobel per la letteratura nel 1982.

É un romanzo ambientato nel litorale della Colombia tra il 1850 e il 1920, periodo in cui il paese era ripetutamente scosso da episodi di epidemie di colera. Tutto il romanzo ruota intorno a tre personaggi: il Dr. Juvenal Urbino, medico affermato della città e importante personaggio pubblico nell’alta società cittadina; sua moglie Fermina Daza, una donna dal carattere molto forte, testarda, orgogliosa, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno ( “una vera mula d’oro”); e Florentino Ariza, un uomo intelligente, malinconico, appassionato di poesia e bisognoso d’affetto, da sempre perdutamente innamorato di Fermina Daza.

Attraverso un flashback, ripercorriamo la gioventù dei tre personaggi, i cui pensieri e punti di vista sono magistralmente intrecciati dall’autore. La narrazione si sposta da uno all’altro, facendoci apprezzare lo stesso momento o lo stesso evento con gli occhi e le emozioni di ognuno.

Il protagonista indiscusso del romanzo è l’AMORE, in tutte le sue sfumature. L’amore puro dell’età giovanile, fatto di ansie, attese, insicurezze e passione tra Florentina Ariza e Fermina Daza; l’amore di convenienza, per cui Fermina, spinta dal padre, è costretta a sposare il Dr. Urbino, nonostante non ne fosse innamorata; l’amore coniugale con tutte le difficoltà e le tipiche incomprensioni di una coppia sposata, acuite in questo caso dalla mancanza di un’amore iniziale profondo; l’amore consolatorio che Florentino Ariza ha negli anni con ben 622 donne, un amore solo fisico che supplisce solo in parte il suo profondo bisogno di essere amato, che l’uomo proverà per tutta la vita, finché non riuscirà a conquistare di nuovo il cuore di Fermina Daza.

“Fermina” le disse, “ho atteso questa occasione per oltre mezzo secolo, e adesso voglio ripeterle ancora una volta il giuramento della mia fedeltà eterna e il mio amore perenne.”

Lui ha infatti saputo aspettarla per più di 50 anni e, solo dopo la morte di Juvenal Urbino, ormai quasi ottantenne, decide che è il momento di rifarsi vivo per ricordarle della loro promessa d’amore fatta in gioventù. Attraverso lettere, fiori e incontri, riesce a farsi apprezzare da Fermina Daza, che l’aveva sempre visto come “un pover’uomo”. Dopo molte incertezze, partono insieme per un viaggio durante il quale potranno finalmente abbandonarsi al loro amore, “per tutta la vita”.

L’amore ai tempi del colera è un romanzo BELLISSIMO! Emozionante, romantico e mai banale. La vita coniugale per esempio è descritta proprio per quella che è nella realtà: la sopportazione e la necessaria comprensione dell’altro, il tradimento e i tipici “alti e bassi” di una coppia. La vecchiaia poi, con i suoi cambiamenti fisici ed emotivi, è descritta con così tanta tenerezza da lasciare il lettore commosso. La paura di rimanere soli, il bisogno di compagnia, la consapevolezza che la morte sta per arrivare e nonostante tutto avere ancora voglia di amare, toccano nel profondo il lettore.

L’amore ai tempi del colera è una storia d’amore, di coraggio, di attesa; la storia di un uomo che per 50 anni non ha mai smesso di combattere per la donna che amava. É un inno all’amore senza età e ci invita ad avere il coraggio e la forza di non abbattersi per ottenere ciò che più desideriamo.

Un romanzo da leggere assolutamente!

“Era come se avessero saltato l’arduo calvario della vita coniugale, e fossero andati dritti all’essenza dell’amore. …avevano vissuto insieme quanto bastava per accorgersi che l’amore era l’amore in qualsiasi tempo e in qualsiasi parte, ma tanto più denso quanto più era vicino alla morte.”

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