Ciao e bentornato nel mio blog!
Oggi voglio parlarti delle mie ultime letture, tre libri da spuntare nella reading challenge. (Ecco il link al post in cui ti racconto di più A CHE PUNTO SONO CON LA CHALLENGE DI LETTURA? ) Ma andiamo al dunque e iniziamo subito!


- 22/11/‘63 di Stephen King —> UN AUTORE MAI LETTO
Da amante dell’ansia che solo un buon thriller sa dare, mi vergogno un po’ a dire di non conoscere Stephen King. Nonostante il mio babbo sia un gran appassionato di King e in casa mia abbiano sempre girato i suoi libri, non ne ho mai letto nessuno…almeno fino a inizio 2023. E chiaramente, come mio solito, ho cominciato dal romanzo più anomalo nella produzione dell’autore! Sappiamo tutti che King è il re del romanzo horror, mentre 22/11/‘63 è un romanzo di fantascienza, incentrato sui viaggi nel tempo. Un’idea un po’ banale, vista e rivista, ma in realtà questo romanzo è qualcosa di incredibile! Nonostante la mole si legge che è una meraviglia, grazie alla scrittura coinvolgente e scorrevole e la storia non è mai scontata, anzi è ricca di colpi di scena!
Estate 2011. Jake Eping è un insegnante di inglese del liceo, pronto per le vacanze estive ma il suo amico Al Templeton ha in mente qualcosa di diverso per lui. Al gli mostra un varco spazio-temporale nella sua tavola calda che conduce indietro nel tempo, direttamente nel 1958 e gli affida un incarico incredibile, che lui stesso non è riuscito a portare a termine: salvare il presidente John Kennedy!
“Se hai mai voluto cambiare il mondo, questa è la tua occasione. Salva Kennedy. Salva suo fratello. Salva Martin Luther King. Ferma le rivolte razziali. E forse fermerai anche la guerra in Vietnam.” Si allungò in avanti. “Fai fuori l’orfanello infelice, compare, e salverai milioni di vite.”
Da qui inizia l’incredibile avventura di Jake negli anni 60, un mondo completamente diverso dalla sua realtà, ma in cui non farà troppa fatica ad ambientarsi. Troverà un lavoro, degli amici e persino l’amore, portando avanti il suo obiettivo: fermare a tutti i costi Lee Harvey Oswald, l’assassino di Kennedy. Ma dovrà fare fin da subito i conti con il suo peggior nemico: il passato!
Il passato é inflessibile. Non vuole essere cambiato.
Tante saranno le insidie che si metteranno contro Jake e altrettante saranno le sue incertezze sull’esito della sua missione, perché ogni cambiamento nel passato ha grandi ripercussioni nel futuro, quello che per Jake è il presente. La narrazione è incalzante e ricca di colpi di scena. Ma allo stesso tempo c’è spazio anche per le emozioni: la storia d’amore tra Jake e Sadie è una delle più belle e romantiche che abbia mai letto e e lei è così vera e non stereotipata, una protagonista femminile fantastica. Un romanzo completo in cui la Storia si fonde con la fantasia e l’azione con il sentimento.
- Mi chiamo Lucy Barton di Elizabeth Strout —> NEL LUOGO DEI TUOI SOGNI
Mi chiamo Lucy Barton è il primo romanzo di una trilogia in cui i protagonisti ruotano attorno al personaggio di Lucy Barton. Lucy è una famosa scrittrice, abita a New York con il marito William e due figlie e da qualche mese è ricoverata in ospedale per una misteriosa infezione. Una sera compare nella sua stanza la madre, con cui non parla e non vede da anni e chiacchierando del più e del meno cercano di ritrovare il loro rapporto. Ma tutte le cose non dette in tanti anni e le ferite lasciate da alcune esperienze traumatiche durante l’infanzia, rendono questo avvicinamento superficiale e distaccato: Lucy non riesce a esprimere i suoi sentimenti e la madre sembra impassibile.
Non posso dire che questo breve romanzo non mi sia piaciuto ma, come anche per Olive Kitteridge, c’é sempre qualcosa che non mi convince fino in fondo, che non mi fa chiudere il libro dicendo wow! Ci ho riflettuto e credo che il problema sia la struttura del romanzo che procede per episodi, un susseguirsi di frammenti di ricordi e di pensieri spesso non collegati tra loro. Credo che la mia difficoltà con i romanzi della Strout sia proprio quello che la resa famosa, ovvero la capacità di legare insieme come un unico romanzo racconti separati. Se la mancanza di una narrazione continua mi manca, trovo la sua scrittura incredibilmente intima ed evocativa; riesce a entrare nelle profondità dell’animo umano senza mai ricorrere a sentimentalismi. Pagina dopo pagina conosciamo Lucy e la sua storia ed entriamo in connessione con lei, tanto che più di una volta mi sono sentita “di troppo” in quella stanza di ospedale e avrei voluto lasciarle l’intimità necessaria per parlare apertamente con la madre. Come anche negli altri romanzi della Strout i temi affrontati sono tanti e diversi (la famiglia, la maternità, la povertà, le discriminazioni) e ogni lettore può interpretare la storia da punti di vista diversi. Mi chiamo Lucy Burton è un romanzo breve ma molto intenso dalle mille sfaccettature.
- American Psycho di Bret Easton Ellis —> C’É ANCHE IL FILM
Cosa dire di questo libro? Sono rimasta sconvolta! Non avevo mai e poi mai letto qualcosa di simile! É ALLUCINANTE!
Racconta le giornate del bellissimo Patrick Bateman, un giovane broker che lavora per l’azienda del padre a Wall Street. Vive a Manhattan in un appartamento da capogiro (Tom Cruise è il suo vicino di casa…) e le sue giornate sono scandite da una rigida routine: un migliaio di addominali appena sveglio, una colazione salutare, una lunga doccia calda e una rigida skincare. Poi in ufficio, pranzo in qualche ristorante alla moda con i colleghi, palestra, salone di bellezza per mantenere la sua abbronzatura impeccabile, cena in uno dei tanti ristoranti di tendenza segnalati dalla prestigiosa guida Zagat e poi a ballare in qualche nuovo locale notturno. Il tutto condito da alcool, droga, sesso sfrenato e…qualche omicidio! Si perché nascosto sotto la maschera del bravo ragazzo c’è uno scellerato psicopatico! Ma di quelli che raramente si incontrano nei libri: tortura spietatamente le sue vittime, che sono perlopiù’ ragazze con cui va a letto e barboni, ne mangia i resti e li stupra. Insomma, proprio “il ragazzo della porta accanto”, come lo descrive la sua fidanzata! Sì, perché ha una fidanzata e una schiera di amici che non sembrano accorgersi delle sue stranezze o se lo fanno non ci danno nessuna attenzione, ognuno così preso dai pacchetti di azioni dei colleghi e dal provare nuovi locali.
L’autore ci fa un quadro della ricca gioventù che lavora a Wall Street, con le loro limousine e le American Express platino, frivola e concentrata solo sulle apparenze, tanto da non accorgersi della pazzia del loro amico. Ma la cosa allucinante di questo libro è come è scritto: lunghe liste di prodotti cosmetici che usa Bateman nella sua igiene, lunghe descrizioni degli abiti marca per marca di tutte le persone che Bateman incontra e poi chiaramente vivide descrizioni delle sue serate tra sesso e torture, raccontate con così dovizia di particolari da renderle a volte illeggibili. Tutto in prima persona, si perché é Patrick stesso che parla o meglio che pensa: siamo dentro la sua testa e c’é da chiedersi, come anche l’autore nel finale ci spinge a fare, se tutto l’orrore raccontato sia successo davvero oppure sia rimasto solo la fantasia di uno psicopatico.
“Un romanzo insieme terribile e comico” si legge nel retro di copertina e non può esserci descrizione migliore: si ride, ma di un riso incredulo, rivolto un po’ anche a noi stessi e alle fissazioni consumistiche dei nostri tempi: alla fine se ci pensiamo siamo anche noi concentrati a mostrarci sempre al top, meglio degli altri, per nascondere le nostre debolezze. Chissà magari in fondo in fondo siamo tutti dei Patrick Bateman (tralasciando ovviamente le fantasie omicide). 😉 Se leggerlo? Direi di si, è un libro molto particolare – bisogna essere preparati – però è anche un romanzo che anticipa incredibilmente i tempi e che, raccontando gli anni ‘80, racconta anche i giorni nostri.
E per oggi è tutto…alla prossima e buona lettura! 🙂